Le porte interne rappresentano un elemento di arredo di fondamentale valore per definire l’estetica e lo stile di un’abitazione; al tempo stesso, però, devono essere ben funzionali e resistenti. Gli aspetti che devono essere presi in considerazione in vista di un acquisto sono molteplici:

  • Gli elementi strutturali
  • I colori
  • I materiali
  • Le dimensioni
  • Il tipo di apertura.

Sono tutti fattori che incidono sulla durata nel tempo e sulla resistenza delle porte: in poche parole, sulla loro qualità.

Stile e abbinamenti cromatici

Poiché la personalità di un appartamento dipende anche dalle porte interne che vi sono installate, è molto importante individuare un abbinamento adeguato con il colore dei pavimenti e delle pareti.

c

Con i toni bianchi si va sul sicuro, visto che si tratta di una soluzione evergreen: le porte bianche vanno bene con un pavimento in pietra, ma anche in ceramica o in legno, donando la massima luminosità e al tempo stesso dando vita a un raffinato contrasto.

Le porte sono destinate a diventare parte integrante del contesto di arredo, ed è per questo motivo che anche il loro colore deve essere scelto nel modo più accurato possibile. L’obiettivo deve sempre essere quello di ottenere un risultato piacevole e armonico: ecco, quindi, che le finiture e i colori devono essere coordinati e coerenti con quelli dei pavimenti, meglio ancora se anche con quelli delle finestre.

Toni chiari o toni scuri?

Non esiste una scelta universale e valida a livello assoluto, perché dipende tutto dalle caratteristiche degli spazi abitativi.

Se il pavimento è chiaro, per esempio, si può dar vita a un piacevole contrasto ricorrendo a tonalità più scure, come per esempio il grigio fumo, il tabacco e il noce nazionale. Qualora si preferisca adottare i toni chiari per le porte interne, le essenze legno da privilegiare sono:

  • il rovere sbiancato
  • il pino
  • il larice

In alternativa, meritano di essere prese in considerazione le finiture laccate di colori neutri, che assicurano un effetto naturale e al tempo stesso luminoso se abbinate a pavimenti in laminato o in parquet chiari. Infine, le essenze del noce, del ciliegio e del rovere sono sinonimo di tonalità confortanti e calde, che possono essere abbinate con pavimenti dalle tonalità più scure o medie.

Le alternative più interessanti

Molto suggestive sono le porte grezze, realizzate in MDF grezzo o in legno. Chi ama dedicarsi al fai da te può decidere di dipingere queste porte in prima persona, individuando la vernice e lo smalto del colore desiderato e scegliendo tra una finitura:

  • brillante
  • satinata
  • opaca

Le porte colorate, invece, sono raccomandate per chi apprezza i contrasti: ci si può sbizzarrire con tonalità vivaci come l’azzurro, il verde, l’arancione e il rosso. Se si vuole osare un po’ di più, il tortora, il crema e il fango sono toni di tendenza e molto ricercati.

Quale tipologia di porta scegliere

Ovviamente il colore è solo uno degli aspetti da valutare in previsione di un acquisto. C’è da pensare, poi, al tipo di apertura, che andrà scelto a seconda degli spazi a disposizione e con l’idea di provare a ottimizzarli per quanto possibile. Le porte nella maggior parte dei casi sono caratterizzate da un ingombro in apertura che deve essere tenuto comunque in considerazione.

La porta più comune è quella a battente, molto comoda e facile da usare; può essere declinata nella versione di porta a battente filomuro, così chiamata perché si fonde totalmente con la parete.

Volendo ci si può divertire realizzando dei giochi ottici, per esempio applicando della carta da parati o dipingendola con lo stesso colore della parete.

Le porte scorrevoli

Ci sono, poi, le porte scorrevoli: per esempio le scorrevoli esterno muro, che scorrono su binari in parallelo rispetto al muro; di conseguenza non hanno bisogno di opere murarie e contribuiscono ad arredare gli ambienti.

Servono dei lavori di muratura, invece, con le porte scorrevoli a scomparsa: per installarle, però, è indispensabile che all’interno della parete interessata non siano presenti canne fumarie o pilastri.

Le porte pieghevoli

Per la scelta delle porte interne si può puntare anche sulle porte pieghevoli, che sono raccomandate nel caso in cui ci sia bisogno di contenere l’ingombro della porta. Con questa soluzione, l’anta è distinta in due sezioni mobili il cui scorrimento è garantito da un meccanismo a soffietto che ne assicura anche l’apertura.

Sempre per contenere gli ingombri ci si può affidare anche a una porta pieghevole asimmetrica, che permette di utilizzare una comune maniglia: in questo caso l’anta è composta da due sezioni mobili di differenti dimensioni, sempre con un meccanismo a soffietto a renderne possibile il funzionamento.

Le porte rototraslanti

Ovviamente, non è detto che in una casa le porte debbano essere tutte uguali: per esempio, la porta fra la cucina e il soggiorno potrà essere a battente, mentre quella tra il corridoio e il bagno potrà essere scorrevole, così da non occupare spazio inutilmente.

Uno stesso modello di anta, dunque, può essere declinato e utilizzato in versioni differenti a seconda degli spazi. Per quel che riguarda le dimensioni, in genere l’altezza standard è di 2 metri o 2 metri e 10, mentre la larghezza va da 60 a 90 centimetri.

E da non perdere sono anche le porte rototraslanti, che a loro volta contribuiscono a ottimizzare gli spazi: si tratta di porte girevoli che possono essere aperte in tutti e due i sensi a spinta. L’ingombro del raggio di apertura, per effetto del meccanismo da cui il perno di rotazione è regolato, è molto contenuto.

Per scegliere le porte interne più adatte alle tue esigenze, non lasciarti scappare il ricco assortimento di EFM Legno, con soluzioni per tutti i gusti e per tutte le tasche.